interno camino ghisa o refrattario Archivi - Termoidraulica Due A

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Febbraio 15, 20220

Il focolare domestico è un luogo sacro della famiglia. Oggi però, nella scelta del rivestimento interno del camino, la domanda che spesso sorge è: interno del camino in ghisa o refrattario?

Molto spesso la domanda sorge spontanea, e non sempre è facile rispondere. C’è da considerare la parte estetica in unione con il resto della stanza, la resa termica che si vuole ottenere, la grandezza stessa del locale dove il camino verrà posto, i costi della manutenzione, e tanti altri fattori che rendono questa scelta leggermente più complessa di quello che si potrebbe pensare.

Se quindi pensavate di avere vita facile nella scelta tra ghisa e pietra refrattaria per rivestire il vostro camino, forse dovreste continuare a leggere questo articolo.

Interno camino in ghisa

Partiamo subito col dire che scegliere un camino in ghisa è la scelta meno felice dal punto di vista estetico. Questa lega metallica, infatti, non è adatta a subire lavorazioni plastiche, poiché non è malleabile, né a freddo né a caldo. Tuttavia, ben s’addice ad essere decorata (con variazioni sul prezzo finale), e sul mercato si possono trovare dei blocchi che possono armonizzarsi con la scelta di design dell’intera stanza.

Oltre alla parte relativa al design, la ghisa, composta principalmente da ferro e carbonio, presenta delle caratteristiche davvero interessanti.

  • Inerzia termica elevata: caratteristica che si traduce in un rilascio del calore all’interno dell’ambiente più graduale. In parole povere, la ghisa può mantenere l’ambiente caldo anche per diverse ore dopo lo spegnimento del fuoco.
  • Costi più bassi rispetto ad altri materiali.
  • Facilità nell’installazione.
  • Maggiore protezione dei muri dalle alte temperature.

I costi sul mercato dei rivestimenti in ghisa variano anche in base alle decorazioni.

Interno camino in pietra refrattaria

Un camino in pietra refrattaria è sicuramente una scelta più legata alla tradizione. I primi caminetti, infatti, erano realizzati quasi completamente con la pietra, materiale facilmente reperibile.

Le caratteristiche dei rivestimenti in pietra non rendono questa scelta molto efficiente dal punto di vista pratico. Infatti, oltre a necessitare di maggiore manutenzione rispetto alla ghisa, la pietra non è in grado di trattenere il calore a lungo. Di conseguenza, sarà necessaria la costante presenza di fuoco all’interno del focolaio, altrimenti la sensazione di calore svanisce molto più velocemente.

Interno camino ghisa o refrattario: conclusioni

Ovviamente, la scelta finale tra ghisa e pietra refrattaria dipende sempre dalla locazione del camino.

Mentre la ghisa può essere ottimale per i luoghi più freddi, la pietra refrattaria può andare bene per ambienti con temperature leggermente più elevate, dove il bisogno di calore è più basso. Ragionando in questi termini, si può fare anche una scelta interamente legata allo stile della stanza, senza considerare i possibili svantaggi in termini di rendimento.

Se hai bisogno di aiuto nella scelta del migliore rivestimento interno per il tuo camino, oppure se hai bisogno di sostituirlo completamente e vuoi un parere esperto, noi di Termoidraulica Due A possiamo offrirti un preventivo gratuito. Contattaci oppure vieni a visitare il nostro showroom a Umbertide (PG), in Via Canavelle, 1.



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